Facoltà universitarie, quali sono le più difficili
La scelta della facoltà universitaria a cui iscriversi dopo aver concluso il liceo molto spesso non è facile, soprattutto perché sono un territorio sconosciuto ai giovani che hanno appena dato l’esame di maturità.
Tra le tante facoltà ve ne sono però alcune che sono conosciute come più difficili, anche se in realtà il grado di difficoltà dipende sempre dalla capacità dell’allievo. In ogni caso, cerchiamo di fare più luce su quali possono essere le facoltà universitarie più difficili e quale facoltà universitaria scegliere a seconda delle attitudini.
Facoltà universitarie considerate difficili per tradizione
La difficoltà di una facoltà universitaria, come già accennato, non dipende affatto dalla facoltà in sé, ma dalle caratteristiche dell’individuo che vi si approccia.
Eppure, per tradizione in Italia si definiscono facoltà universitarie più difficili quelle scientifiche, soprattutto Ingegneria e Medicina, in quanto la tipologia di materie trattate indubbiamente crea maggiori difficoltà in coloro che non sono ben ferrati sugli argomenti, ma soprattutto che non hanno la predisposizione a comprenderli.
Anche la facoltà di Giurisprudenza è considerata una delle più difficili, sia per la rigidità dei docenti sia per la mole di codici e norme che si devono imparare per poter sostenere gli esami e sperare che vadano a buon fine.
Sono invece considerate meno difficili le materie umanistiche, mentre nella via di mezzo stanno quelle a orientamento sociologico a quelle linguistiche, comprese anche architettura ed economia. E’ comunque chiaro che il grado di difficoltà è puramente indicativo e non si basa su alcuna valutazione specifica.
Facoltà universitarie come e quale scegliere
La scelta della facoltà universitaria dipende sempre e comunque da una valutazione delle attitudini personali, delle preferenze e delle passioni che ha la persona. Esistono soggetti portati per le materie scientifiche e quelli che invece che hanno maggiore predisposizione per quelle umanistiche, quindi la scelta va sempre fatta in funzione delle propensioni della persona.
Già nell’ultimo anno del liceo è possibile capire per quale materie si è maggiormente portati e oltretutto, grazie ai corsi di orientamento i giovani vengono introdotti nel mondo universitario con maggiore consapevolezza e aiutati nella scelta.
Oltre alle attitudini, la scelta della facoltà universitaria verte anche sulla motivazione: infatti, si può scegliere un determinato corso di studi perché nella vita si vuole diventare uno scienziato, oppure un grande umanista, o altro. Questi due fattori, attitudini e motivazione camminano di pari passo nella scelta consapevole di una facoltà piuttosto che di un’altra e spingono ad affrontare anche materie complesse con un’altra visione.
Il desiderio di raggiungere un certo traguardo, di praticare la professione ambita spesso riesce a far superare anche quelli che ad altri appaiono ostacoli insormontabili, rendendo quindi tutto più facile. Cercate quindi di scoprire prima di iscrivervi cosa vi piacerebbe fare e misurate le vostre capacità: l’impegno, la costanza e la passione, uniti ad un piano di vita a cui si aspira possono fare davvero tanto e anche le facoltà universitarie ritenute per altri le più difficili a voi possono sembrare facili da seguire!