Come comportarci per la fiscalità di un blog?
Torna un nuovo appuntamento con la rubrica Come Aprire un Blog da Zero! Oggi andremo ad affrontare un tema delicato e a chiarire come comportarci per legalizzare il nostro blog a tutti gli effetti.
Chiariamo subito che un blog non è una testata giornalistica e quindi proprio per questo non deve essere registrata ne seguire le leggi legate all’editoria. In Italia il tema blog non è ancora molto chiaro, non c’è in effetti una legge o un decreto che chiarisca effettivamente la posizione lavorativa di un blogger.
Mi spiego meglio.
In altre nazionalità come ad esempio in America la professione di blogger è riconosciuta a tutti gli effetti ed è regolamentata da diversi decreti e leggi che stabiliscono quali sono diritti e doveri di chi pratica questa professione. In Italia non è cosi. La posizione lavorativa di un blogger legalmente parlando non è ancora riconosciuta e perciò non è regolamentata da una serie di leggi.
L’agenzia delle entrate stabilisce unicamente una linea generica da seguire qualsiasi attività online stiamo svolgendo e questa linea generica stabilisce che chiunque svolga un attività online continuativa nel tempo, che non è perciò occasionale ma abitudinaria viene considerata una professione a tutti gli effetti e perciò deve essere regolamentata.
Come regolamentarla? Attraverso l’apertura di una Partita IVA.
Se avete scelto di aprire un blog e di lavorare con esso, genererete dei guadagni e questi guadagni devono essere registrati. Molte aziende vi chiederanno la fattura, altre la ritenuta d’acconto ma se svolgete questa professione tanto vale aprire una partita IVA.
Diffidate da chi vi dice che non è necessario aprirla a meno che non superate la soglia dei 5000 euro di fatturato perchè l’agenzia dell’entrate non fa differenza di fatturato. Di fatti si parla unicamente di continuità e regolarità. Perciò se aggiorni il tuo blog una volta ogni tanto non è considerata un attività lavorativa ma se già aggiorni il tuo blog ogni settimana allora si. Non fa differenza che tu abbia guadagnato un euro o ne abbia guadagnati 1000.
Possiamo prendere ad esempio un qualsiasi libero professionista che sia un medico privato o un idraulico aprono la loro partita IVA per poter lavorare e non sanno a quanto ammonterà effettivamente il loro guadagno online, lo stesso vale per un blogger!
C’è da considerare però che non esiste un numero di Partita IVA specifico per i blogger. Il mio consiglio è quello di spiegare al vostro commercialista da dove provengono i vostri guadagni ed insieme a lui valutare quale sia la scelta migliore per il vostro caso. Ognuno di noi svolge il suo essere blogger in modo differente, ed ognuno di noi ha il suo modo di generare guadagni online.
Al giorno d’oggi esistono differenti regime di partita IVA. Io ad esempio ho aperto la mia partita IVA nel regime forfettario che prevede un agevolazione sulle tasse se si hanno determinati requisiti. Non essendo io una commercialista vi rimando al sito del mio commercialista dove lo spiega nel dettaglio e molto meglio di me REGIME FORFETTARIO!
2 Comments
Sei stata illuminante!!
Nicoletta
https://www.lavieestbellebynicoletta.com
molto utile questa spiegazione!
http://www.audreyinwonderland.it/