Nel 2018, Gianluca Iannotta ha lanciato Tublat, una web agency interamente digitale che, prima ancora che lo smart working diventasse una necessità globale, stava già rivoluzionando il mondo del lavoro grazie a un modello di collaborazione innovativo: il Netlance. Nato da una visione audace, il Netlance ha permesso a Tublat di crescere rapidamente, conquistando più di 1000 clienti in pochi anni e posizionandosi come una delle startup più interessanti nel panorama italiano del Digital Marketing. Abbiamo avuto il piacere di intervistare Gianluca Iannotta, un imprenditore visionario che ha saputo anticipare i tempi e offrire soluzioni digitali che stanno trasformando il mercato.
Gianluca, come hai avuto l’idea di Tublat e del Netlance?
L’idea di Tublat nasce da un sogno che avevo mentre ero ancora dipendente: volevo creare una web agency che offrisse servizi digitali di qualità alle PMI, permettendo loro di crescere online senza essere schiacciate dai costi elevati delle agenzie tradizionali. Vedevo troppe imprese restare indietro a causa di tariffe proibitive e soluzioni poco adatte alle loro esigenze. Così, quando ho deciso di lanciare Tublat.com, sapevo che dovevo fare le cose in modo diverso.
Non avendo grandi capitali iniziali, ho dovuto ingegnarmi per trovare una soluzione. È così che è nato il Netlance: una piattaforma che mi consente di collaborare con Freelancer altamente qualificati da tutto il mondo, senza doverli assumere come dipendenti. Ognuno di loro lavora in modo autonomo, gestendo il proprio tempo ma rispettando scadenze precise. In questo modo, ho potuto costruire una web agency snella, in grado di competere con i grandi player del settore, senza quei costi fissi che spingono i prezzi alle stelle. Il nostro obiettivo? Democratizzare il Digital Marketing, rendendolo accessibile a tutte le PMI.
In cosa consiste il modello Netlance e perché è così rivoluzionario?
Il Netlance non è solo un modo di lavorare, è una visione. È un sistema che mette in contatto Freelancer provenienti da tutto il mondo, creando un network flessibile che opera senza confini geografici. Grazie alla nostra piattaforma di project management, possiamo assegnare ogni progetto ai freelance più adatti, che lavorano da qualsiasi parte del mondo ma sempre con uno standard di eccellenza.
Quando una PMI ci chiede di realizzare un sito web, un e-commerce, una app per smartphone Android o iOS o un sito di booking, noi inseriamo il progetto nella piattaforma e selezioniamo i migliori talenti. Ma non ci fermiamo qui. Tublat è specializzata anche nella gestione delle campagne pubblicitarie online, nella cura dei social media e nell’offrire hosting Linux super veloci, oltre a servizi di registrazione e trasferimento di nomi di dominio. Insomma, seguiamo i nostri clienti dalla A alla Z, permettendo loro di avere una presenza online efficace e accessibile.
Tublat ha già superato il traguardo dei 1000 clienti. A chi si rivolgono principalmente i vostri servizi?
Sì, di recente abbiamo festeggiato i nostri primi 1000 clienti, un traguardo che per noi rappresenta molto più di un semplice numero. È la dimostrazione che il nostro approccio funziona, che le PMI riconoscono il valore di un servizio di qualità a costi democratici. Tublat si rivolge proprio a loro, alle piccole e medie imprese che vogliono emergere nel mondo digitale ma che spesso trovano le porte chiuse per via dei costi elevati delle agenzie tradizionali.
Offriamo tariffe accessibili, senza mai compromettere la qualità del servizio. È questa la nostra forza: con il Netlance, possiamo mantenere una struttura flessibile, abbattendo i costi e offrendo soluzioni su misura. In questo modo, stiamo già conquistando una parte importante del mercato italiano, attirando clienti che hanno bisogno di una vera partnership per crescere online.
Collaborate con Freelancer di tutto il mondo. Come riesci a gestire questa rete globale?
Questo è uno degli aspetti che mi entusiasma di più del nostro progetto. La rete di Freelancer di Tublat non si limita all’Italia: collaboriamo con professionisti da paesi come India, Bangladesh, Stati Uniti, Emirati Arabi e Germania. Ho capito che molti di questi paesi stanno investendo molto nel settore tecnologico e nel web development, e grazie a questi talenti riusciamo a offrire servizi di altissimo livello a prezzi contenuti. Abbiamo letteralmente abbattuto le barriere geografiche, creando una rete di professionisti che condividono la mia stessa visione.
Ogni progetto viene assegnato ai freelance in base alle competenze necessarie, e io posso garantire che, indipendentemente da dove si trovano, i risultati saranno all’altezza delle aspettative dei nostri clienti. Questo ci permette di innovare costantemente e di mantenere un vantaggio competitivo nel mercato.
Tublat nasce nel 2018, ben prima che lo smart working diventasse una necessità. Come hai vissuto il periodo della pandemia?
Il nostro modello era già totalmente basato sul lavoro a distanza fin dalla nascita di Tublat, quindi quando il mondo è stato costretto ad adattarsi allo smart working durante la pandemia, noi eravamo già pronti. Non abbiamo subito alcuna interruzione, anzi: molte aziende che si sono trovate in difficoltà hanno iniziato a rivolgersi a noi perché eravamo in grado di offrirgli una soluzione digitale flessibile e veloce. La pandemia ha solo accelerato una tendenza che avevamo già anticipato con il Netlance.
Attualmente Tublat opera solo in Italia, ma hai mai pensato di espanderti all’estero?
Esportare Tublat all’estero è un sogno che porto nel cuore da quando ho iniziato questo percorso. Sebbene oggi siamo concentrati sul mercato italiano, la nostra rete di freelancer è globale e ci permette di pensare in grande. Voglio che il nostro modello di web agency digitale diventi un punto di riferimento non solo in Italia, ma anche in altri paesi. So che abbiamo le competenze e la flessibilità necessarie per competere su mercati più grandi. Tuttavia, è un passo che richiede preparazione e risorse, e sto lavorando per far sì che quando arriverà il momento, Tublat sarà pronta a conquistare nuovi mercati.
Un’ultima domanda: che consiglio daresti a chi vuole seguire le tue orme nel digital marketing?
Il mio consiglio è di credere nella propria visione e di non avere paura di sfidare le convenzioni. Non avevo grandi risorse all’inizio, ma ho saputo usare le tecnologie e le competenze che avevo per creare qualcosa di completamente nuovo. Bisogna essere pronti a innovare costantemente e a trovare soluzioni creative ai problemi. In un mondo digitale come il nostro, le possibilità sono infinite, e con il giusto approccio è possibile trasformare un sogno in realtà. Non fermatevi davanti alle difficoltà: ogni sfida è un’opportunità per crescere e imparare.
Grazie, Gianluca, per aver condiviso con noi la tua storia e la tua visione. Tublat è senza dubbio una startup da tenere d’occhio nel mondo del Digital Marketing, e siamo certi che il Netlance continuerà a rivoluzionare il settore.
Puoi ricevere maggiori info www.tublat.com