La Cappa : Come, Quando e La Sua Evoluzione

Durante il periodo autunno inverno sentiamo parlare molto spesso, anzi sempre, della cappa ma non tutti ne conoscono la sua storia.

La sua forma la conosciamo tutti quanti: un caldo soprabito senza maniche.

La sua “scoperta” o meglio CREAZIONE possiamo stabilirla nel Medioevo ed era un indumento indossato dall’ordine feudale, nasce perciò come un capo d’abbigliamento per una classe sociale povera, adepta all’uso delle armi e principalmente maschile. Ovviamente la cappa di allora presentava delle differenze da quella che conosciamo oggi ma fondamentalmente il modello di base è sempre stato lo stesso, le differenze esistenziali le troviamo nella lunghezza infatti all’epoca erano lunghe fino ai piedi consento cosi di coprire tutto il corpo e l’altra differenza era l’esistenza di cappucci in ogni modello di cappa.

Proprio nel Medioevo una nicchia della classe feudale, I Milites, passò in un certo senso di grado cominciando una scalata sociale che la porterà ad essere una classe nobile denominata i Cavalieri. Durante tutta la scalata sociale la cappa rimase l’indumento distintivo di questa classe sociale portando così la cappa dall’essere un capo d’abbigliamento per una classe sociale povera all’essere il capo distintivo della classe sociale nobile allargandosi e coinvolgendo anche l’abbigliamento femminile.

Negli anni ha subito moltissime trasformazioni senza mai allontanarsi dal modello base ma abbandonando con il tempo l’abbigliamento maschile e rimanendo un capo prediletto da donne e bambine. Anche quest’anno ritroviamo la cappa tra i prossimi anzi attuali trend di stagione. Quest’inverno non è da meno, si conquista la sua posizione da protagonista e cosi tra cappe a tinta unita e cappe con i più svariati disegni avremo la possibilità di fare la nostra scelta.

Ma perchè sceglierla?

Ovviamente è facile da abbinare, versatile ci consente di poterla usare sia con temperature miti che con temperature più rigide, mantiene caldo e da un tocco in più ad ogni nostro look.