Lo scudo di Talos è un romanzo scritto nell’88 da Manfredi, la storia è ambientata nell’antica Sparta. Veramente un bel libro per gli amanti della storia.
Talos, un bambino nato da una famiglia nobile della città di Sparta, a causa di una malformazione al piede viene abbandonato nel bosco dai suoi genitori.
ignari del fatto che un pastore lo avrebbe trovato e cresciuto come se fosse suo figlio.
Quando Talos compie l’età adulta viene chiamato come aiutante dei soldati spartani, all’epoca infatti erano in atto le guerre persiane.
Il patrizio Brithos, soldato, sceglierà come suo aiutante Talos ignaro che quello fosse suo fratello. Combattono a fianco nella battaglia di Termoli dove assisteranno alla morte del padre naturale.
I due più un altro soldato di nome Aghias saranno gli unici dell’esercito a scampare alla morte e per questo al loro rientro in patria verranno accusati di diserzione.
Aghias incapace di sopportare l’accusa si suicida, e lo stesso tenta di fare Brithos che però viene salvato da Talos, che lo convince a riscattarsi.
insieme tornano in battaglia, solo una loro guerra solitaria, nella quale uccidevano i persiani che incontravano ma alla fine Brithos muore nella battaglia di Platea.
A questo punto Talos viene riconosciuto dalla madre come erede della sua famiglia, e si unisce alla famiglia spartana. Diventa un militare e un comandante.
Ma quando vedrà scontrarsi i due mondi : gli spartani contro gli iloti ( dove lui era cresciuto e riconosceva come sua famiglia)
si schiererà con gli iloti per fargli ottenere la libertà.
Durante la battaglia finale gli spartani ricevono un messaggio dall’oracolo di Delfi che gli ordina di lasciar fuggire gli iloti, di fatti loro fuggono e vengono presi in consegna dagli ateniesi che gli danno la libertà da tanto desiderata.
Talos sparisce, non si saprà mai che fine abbia fatto.
Bellissimo libro ma pessimo finale!