Quanto è importante l’indotto del marketing nel calcio? Quanto incide la compravendita specifica delle maglie delle varie squadre?
Possedere la divisa ufficiale di qualche proprio beniamino è il sogno di ogni tifoso e i club lo sanno bene, di conseguenza il merchandising ruota soprattutto intorno al materiale tecnico. Le dinamiche economiche che interessano il mercato delle maglie sono notevoli, a partire dai ricavi che annualmente le varie società si vedono garantiti dagli sponsor.
Stando alle pubblicazioni dei bilanci del 2023, i proventi maggiori sotto questo punto di vista sono andati alla Juventus, che con l’Adidas ha incassato 44,6 milioni di euro. Una cifra che ammonta a più del triplo rispetto a quella percepita dal Milan con Puma, pari a 14,5 milioni. Le ultime indiscrezioni parlano di un incremento fino a 30 milioni di euro a stagione, comunque insufficienti per raggiungere la soglia toccata dai bianconeri.
Situazione analoga in casa Inter, con la Nike ha messo in cassa 12,5 milioni di euro nella stagione 2022/2023, una somma destinata a raddoppiare nelle prossime rilevazioni. Il Napoli, invece, ha ricevuto da Armani soltanto 100.000 euro per la citazione del brand sulle maglie, che da qualche tempo sono autoprodotte dal club stesso, al fine di aumentare i ricavi anche all’estero. In passato le società della Serie A avevano ricavato oltre 210 milioni di euro dalle varie aziende, mentre nell’ultimo anno il totale è sceso a 184 milioni. Si è registrato quindi un calo degli introiti per gli sponsor sulle maglie della Serie A. Come spiega l’indagine di mercato condotta da Sporteconomy Jersey Sponsor Index, adesso sarebbe il Milan la squadra più ricca in tal senso.
Per quanto concerne in senso stretto i guadagni ottenuti dalla vera e propria vendita delle maglie o comunque del materiale tecnico, ci pensa il report finanziario della UEFA a delineare una classifica. Tra le squadre italiane è la Juventus a sorridere più di tutte con 74 milioni di introiti, al pari del Tottenham. A livello internazionale, il Chelsea guadagna sugli 87 milioni e l’Arsenal sugli 89, mentre il Paris Saint-Germain sfiora i 100. A dispetto del rendimento recente, la tradizione storica premia le squadre come il Manchester United e il Liverpool, che arrivano a 130 milioni di guadagni. Il Bayern Monaco genera 147 milioni e il Real Madrid 155, ma il club che guadagna di più dalla vendita delle magliette rimane il Barcellona, con incassi da 179 milioni di euro.
Se i più grandi club del mondo riescono a permettersi determinate mosse nell’ambito del calciomercato è evidentemente anche grazie al merchandising ufficiale. Agli amanti del pallone non basta andare allo stadio o guardare le partite in televisione: il settore dei videogiochi, così come avviene per quello delle scommesse sul calcio, alimenta in maniera sensibile il circuito economico che governa di fatto questo sport. Non sorprende, dunque, che anche i calciofili italiani vadano volentieri a caccia di cimeli e memorabilia legati alle loro squadre del cuore. Chissà di quanto potrebbero salire i numeri se soltanto le formazioni italiane avessero più fortuna nelle competizioni internazionali…